“La forma d’arte più bella, è prendersi cura della Terra.”
Oggi è la Giornata Mondiale della Terra. Sono sempre stato diffidente nei confronti delle cosiddette “giornate mondiali”, perché banalmente verrebbe da dire che una cosa importante va festeggiata, preservata e protetta tutti i giorni. Non amo molto i compleanni, soprattutto gli onomastici, per non parlare delle tradizionali festività, ma con il tempo ho imparato ad apprezzare ogni singolo giorno, ogni singola festività, perché diciamocelo, è impossibile amare tutto sempre e con la stessa forza.
L’ambiente, dopo la musica, è il tema che più mi interessa, non perché mi sento ambientalista, naturalista o quant’altro, semplicemente perché abbiamo la fortuna di avere tutto e, nonostante questo, continuiamo a fare del male a tutto (e tutti).
Il consumismo degli ultimi decenni ha quasi distrutto la nostra Terra. Noi ci ostiniamo di chiedere ai politici di cambiare le cose, di attutare politiche eco-sostenibili, di dare l’esempio, senza mai trarne davvero vantaggio per l’ambiente. Questo accade perché come al solito il poeta indica la luna e noi guardiamo il dito. In questo caso il poeta è la Terra e la luna il buon esempio. La Terra ci chiede di dare il buon esempio sempre, di farlo in prima persona.
Comprare una bottiglia di vetro, anziché migliaia di plastica, è difficile? Non credo.
Riempire il lavello di acqua e lavarci tutte le stoviglie utilizzate durante la giornata, è difficile? Non credo. Una rottura di coglioni? Forse, ma non impossibile.
Ebbene oggi, in questa giornata adibita ai “festeggiamenti” per la nostra Terra, cerchiamo di dare il buon esempio. Cerchiamo di essere noi per primi gli artefici del miglioramento della “salute” del nostro Mondo. Proviamoci. Non ci costa nulla.