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L’Hip Hop per me

Cos’è l’Hip Hop per me?

Sin da quando ho ricordi legati alla musica rap, ho iniziato a muovere la testa quando sentivo una base in 4/4 quarti, condita da una voce che “parla” più che canta. Il mio primo approccio involontario con il rap italiano l’ho avuto grazie agli Articolo 31 e a J-Ax, quando mi sembrava strano che un cantante parlasse come canta e scoprii i primi sprazzi di questo genere musicale.

Ho vissuto a pieno l’ondata trap del 2016, iniziando ad approcciarmi alle prime hit di Sfera Ebbasta e Ghali e volendo tracciare una linea col passato del rap milanese, approfondendo maggiormente la musica di J-Ax, Fedez, i Club Dogo ed Emis Killa. Questi artisti hanno rappresentato una parte importante dell’evoluzione della scena rap italiana e hanno contribuito a far crescere l’interesse per la musica rap tra le nuove generazioni.

 

Mi ero riavvicinato al rap nel 2018 con l’uscita di “Kamikaze” di Eminem, un album simbolo del rap internazionale, e con “Playlist” di Salmo, progetto che ha segnato un punto fermo per il rap italiano contemporaneo. Non avevo però ancora trovato il mio gusto personale, non avevo ancora scavato abbastanza nella storia e nella cultura rap.

Fu solo nel 2019 che mi innamorai totalmente di questo genere musicale grazie a MadMan e Gemitaiz, dopo un periodo di sei mesi di full immersion rock composto da Queen, David Bowie e vari esponenti del glam rock e del rock’n roll. Da quel momento il rap italiano e la musica rap in generale sono diventati la mia colonna sonora quotidiana.

Full immersion of Hip Hop

Grazie al lockdown ho avuto modo di scoprire vari artisti rap italiani e internazionali, di approfondirne altri e di innamorarmi di molti, allargando la mia visione musicale, sperimentando nuovi gusti e facendomi ispirare da sonorità sempre diverse.

Ho poi deciso di incanalare questa passione attraverso la scrittura, prima di strofe in rima e poi di articoli dedicati al rap e alla cultura hip hop. Nel primo caso, ho sempre visto la scrittura di strofe come una necessità di comunicazione di pensieri ed emozioni profonde, sperimentando più stili e più linguaggi propri della musica rap. Il risultato? Cinque anni di testi scritti, di idee e di rime, che purtroppo ho perso in gran parte, ma che porto dentro al mio cuore con orgoglio.

Nel secondo caso ho avuto modo di coltivare la passione per la scrittura e per il rap, producendo oltre 70 articoli in due anni, tenendo sempre allenato l’orecchio e la mente a nuovi suoni, nuove parole e nuovi linguaggi musicali che appartengono al rap italiano e al rap internazionale.

 

Cultura e visione

Ho sempre parlato di questa cultura rap, l’ho sempre difesa e diffusa, mostrando passione e amore per il rap e cercando persone affini a me e alla mia visione della musica hip hop.

Una visione che è possibile allargare al mondo e alla vita stessa, facendo miei alcuni concetti e principi che appartengono alla cultura rap. Questa musica mi ha salvato in diversi momenti difficili, in giornate storte o in pensieri negativi, aiutandomi a ritrovare la forza per andare avanti.

Linguaggio diretto e crudo: questo è il rap

Negli ultimi anni il rap è stato criticato molto, più di quanto non lo fosse già in passato. È stato dipinto sempre di più come un genere musicale violento, che ispira comportamenti negativi nei giovani, dalla rabbia alla criminalità. Ma forse non si è ancora compreso davvero che il rap, sia italiano che internazionale, d0vrebbe avere l’obiettivo di raccontare la realtà, la verità di un artista, la situazione in cui si trova o si è trovato. Spesso si tratta di vissuti difficili, di esperienze dure, e proprio per questo alcuni rapper riescono a trasformare la rabbia e il dolore in parole precise e potenti per chi ascolta. È questo il bello della musica rap: un linguaggio diretto, crudo, di strada, che per qualcuno può sembrare volgare o inutile, ma che per chi viene da certe realtà è l’unico modo autentico per raccontarsi.

Non esiste un solo tipo di rap. Esistono più linguaggi, più stili, più sfumature sonore che riflettono i vissuti degli artisti e le diverse facce della cultura hip hop. Sta a noi scegliere in quale viaggio entrare e quali parole farci nostre, perché la parola è fondamentale nel rap e dovrebbe raccontare la realtà.

Non sempre è così, ma per fortuna il rap nasce proprio per raccontare senza filtri la società, con tutte le sue contraddizioni e caratteristiche.

Tantissimi sono i rapper e i producer che nel tempo hanno incarnato lo spirito Hip Hop, come ad esempio i Sangue Misto, Inoki, Fritz Da Cat, Noyz Narcos, Clementino, Luche, Jake la Furia, Guè. Dj Shocca, giusto per citarne alcuni, portando la cultura ad un livello superiore,

Word is bond.